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RIFIUTI: illegittime tariffe più alte a carico dei non residenti

Si segnala un’importante sentenza del Consiglio di Stato, la n. 4223 del 06 settembre 2017, che ha dichiarato illegittimo il regolamento del Comune di Jesolo del 2005 in materia di rifiuti; regolamento che fissava tariffe più alte per le utenze domestiche dei non residenti rispetto a quelle previste per i soggetti residenti.

Si tratta di una pronuncia che, sebbene riguardi una vicenda datata, reca un principio che può ritenersi valido tutt’ora.

In particolare, il Consiglio di Stato, dopo una ricognizione sul quadro normativo del prelievo sui rifiuti, sottolinea che i comuni non possono determinare le tariffe in libertà, generando irragionevoli o immotivate disparità tra categorie di superfici tassabili potenzialmente omogenee, giustificandoli con argomenti estranei allo specifico contesto.

Precisano i giudici, infatti, che la discrezionalità di cui si avvale l’ente nel determinare le tariffe ha natura tecnica, non “politica”, per cui la decisione si deve basare su una stima realistica della produzione di rifiuti in ragione delle caratteristiche proprie del territorio comunale e se del caso, della sua vocazione turistica. Ciò nel rispetto del fondamentale principio comunitario “chi inquina paga”.

Pertanto – evidenzia il consiglio di Stato – non è rispettoso dei questi principi la scelta di sottoporre a diversa tassazione le utenze abitative dei residenti da quelle dei non residenti, sottoponendo peraltro gli stagionali a un maggior carico tributario, non rapportato alla capacità di produrre rifiuti e al servizio ricevuto. Una scelta, tra l’altro, anche irragionevole perché non considera che una località turistica a vocazione balneare come il Comune di Jesolo, dove è normale immaginare che i non residenti siano mediamente assenti per la maggior parte dell’anno, proprio questi siano chiamati a corrispondere un tributo maggiore rispetto ai soggetti residenti che invece producono rifiuti.

 

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