ISEE-Cosa è e a cosa serve

Cos’è l’ISEE e a cosa serve?

L’ISEE è uno strumento di Welfare che consente ai contribuenti a basso reddito di accedere a prestazioni sociali e servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate.

La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) è di fondamentale importanza per comprendere cosa sia l’ISEE. La dichiarazione è sostitutiva, in quanto semplifica la “gestione amministrativa” racchiudendo in un unico prospetto molti documenti e certificati, evitando di esibirli ogni qualvolta essa venga presentata; unica, in quanto solitamente si compila una sola volta l’anno ed è valida per tutti i componenti del nucleo familiare. Essa serve a documentare la situazione economica del nucleo familiare e a fornire le informazioni utili al calcolo dell’ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) valutando dunque la situazione economica del nucleo familiare e tenendo conto del reddito di tutti i componenti, del loro patrimonio, di una scala di equivalenza in base alla composizione del nucleo familiare e delle sue caratteristiche e delle particolari situazioni di bisogno, prevedendo trattamenti di favore ad esempio per i nuclei con tre o più figli o per i nuclei con persone con disabilità e/o non autosufficienti. Le informazioni contenute nella DSU sono in parte autodichiarate (informazioni anagrafiche, dati sulla presenza di persone con disabilità) ed in parte acquisite direttamente dagli archivi amministrativi dell’Agenzia delle entrate. Per le parti autodichiarate il soggetto dichiarante si assume la responsabilità, anche penale, di quanto dichiara nella DSU.L’ISEE è quindi un indicatore che attribuisce un valore convenzionale alla situazione economica e reddituale del cittadino e del suo nucleo familiare di riferimento; pertanto l’ isee viene utilizzato per il riconoscimento del diritto a godere di prestazioni sociali e assistenziali sia in ambito nazionale che a livello territoriale tra cui:

1. erogazione del Reddito di inclusione REI e del Reddito e Pensione di Cittadinanza

2. l’erogazione dell’assegno di maternità

3. l’erogazione dell’assegno per il nucleo familiare

4. asili nido e altri servizi per l’infanzia, bonus bebé

5. prestazioni scolastiche (mensa, trasporto, libri di testo, borse di studio ecc.)

6. agevolazioni per le tasse universitarie

7. servizi socio sanitari domiciliari

8. agevolazioni per servizi di pubblica utilità (sconti su bollette di luce, gas, acqua);

9. conto corrente a zero spese

10. contributo affitto 2019 11. assegni familiari (ANF).

Le principali novità del nuovo modello di Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) contemplano:

• Il modello MINI, una dichiarazione semplificata che riguarda la maggior parte delle situazioni ordinarie

• ​Una dichiarazione a moduli, specifica per una determinata prestazione o per una particolare condizione del beneficiario

• L’ISEE corrente, per chi perde il lavoro o subisce una diminuzione del reddito del 25%. È una formula particolare che consente di aggiornare il proprio ISEE in qualsiasi momento dell’anno, senza dover aspettare la presentazione della dichiarazione fiscale.

• La semplificazione delle procedure: informazioni come il reddito complessivo o altri dati già registrati dall’INPS o dall’Agenzia delle entrate, vengono direttamente recuperate dagli archivi. Così non c’è più bisogno che se ne occupi il cittadino in sede di dichiarazione.

ATTENZIONE: L’ISEE 2019 ha validità dal momento della presentazione al 31 agosto 2019. I redditi di riferimento sono di due anni precedenti l’anno di presentazione della DSU. Dopo l’inserimento dei dati, sarà l’INPS a rendere disponibile al dichiarante l’attestazione riportante l’ISEE il contenuto della DSU, nonché gli elementi informativi necessari al calcolo acquisiti dagli archivi amministrativi entro 10 giorni lavorativi mediante:

• accesso all’area servizi del portale web

• posta elettronica certificata

• le sedi INPS territoriali competenti

• gli stessi Enti ai quali è stata presentata la dichiarazione

• il Caf e gli intermediari incaricati della ricezione della DSU in virtù di specifico mandato scritto conferito dal dichiarante stesso.

Ovviamente gli enti erogatori effettuano diversi tipi di controlli sui dati inseriti nelle DSU. In relazione ai dati autodichiarati dal dichiarante, l’Agenzia delle entrate sulla base di appositi controlli automatici, individua e rende disponibile all’INPS l’esistenza di omissioni, ovvero difformità degli stessi rispetto ai dati presenti nel Sistema informativo dell’anagrafe tributaria. L’INPS, di concerto con l’Agenzia delle entrate, procede altresì al controllo delle componenti del patrimonio mobiliare auto dichiarate di cui è possibile acquisire il dato sottoforma di valore sintetico, in un’apposita sezione dell’anagrafe tributaria, L’Agenzia delle entrate effettua, sulla base di criteri selettivi tra i quali la presenza di incongruenze tra la componente reddituale e quella patrimoniale, apposite richieste di informazioni pertinenti ai fini del controllo. I nominativi dei richiedenti nei cui confronti emergono divergenze nella consistenza del patrimonio mobiliare sono comunicati alla Guardia di finanza al fine di assicurare il coordinamento e l’efficacia dei controlli sostanziali della posizione reddituale e patrimoniale dei nuclei familiari dei soggetti beneficiari di prestazioni.

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